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dulcis in fiore

Pitta 'Mpigliata - Pitta 'Nchiusa'

Pitta 'Mpigliata - Pitta 'Nchiusa'

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Confezione

Pitta 'mpigliata

E’ una ricetta intrisa di storia; i primi documenti risalgono al 1728, anno in cui la famiglia Giaquinta concedeva la proprio figlia Angelica al possidente Battista Caligiuro, stilando un contratto di matrimonio in cui veniva anche specificato che: “…a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo che, a fine pasto, dovrà offrire la pitta ‘mpigliata, preparata anzitempo, curando che la pitta sia di finezza giusta.”

Il ripieno

composto di noci, uva passa, zucchero, aroma d’arancia, cannella, chiodi di garofano e liquori vari, viene preparato circa 12 ore prima e conservato ermeticamente in frigorifero, per consentire ai diversi ingredienti di amalgamarsi.

La sfoglia è ottenuta dall’impasto

di farina di grano tenero con zucchero, olio, aroma d’arancia, liquori vari e altre spezie. Lavorata a mano con cura e delicatezza, viene poi farcita col ripieno e le viene data la forma voluta: a roselline (“garofalo”), a “girone” o a doppio rotolo (“pergamena”).

La cottura è lenta e a bassa gradazione, in modo che avvenga in maniera omogenea e che la sfoglia non subisca alterazioni nella sua consistenza. Forte legame con la tradizione e la storia locale, qualità delle materie prime, selezione accurata degli ingredienti, attenta preparazione e cottura, ma soprattutto la maestria di chi opera, sono gli elementi che fanno la differenza e che rendono la pitta ‘mpigliata Dulcis in Fiore inimitabile.

Leggenda pitta ‘mpigliata

Si narra che un contadino, in una notte di tempesta, si era smarrito in un bosco della Sila. Dopo tanto errare, ad un tratto gli apparve una splendida fata che gli offrì il suo aiuto, riconducendolo verso casa. Il contadino, per dimostrarle la sua riconoscenza, preparò alla fata un dolce con tutti gli ingredienti che aveva in casa. Così fece una sfoglia con farina, olio e vino, la farcì di noci e uva passa, il tutto addolcito con miele e zucchero; l’arrotolò e, per impedire che si aprisse, fermò i bordi del dolce con degli steli di origano: da qui il nome di pitta ‘mpigliata.
 

Denominazione di vendita
Pitta ‘mpigliata
Denominazione commerciale
Dolce secco da forno
Lista ingredienti
Uva, secca (26,6 %), Farina di frumento duro, Zucchero, Noci, Acqua, Farina di frumento tipo 00, Liquori da dessert, Olio di oliva, Miele, Sale, Agenti
lievitanti: Difosfati
Contiene allergeni: Cereali contenenti glutine, Frutta a guscio

Valori Nutrizionali

100G PORZIONE 100G AR 100G ASSUNZIONI DI RIFERIMENTO
Energia 1554 Kj 1554 Kj 18,5% 8400 Kj
369 Kcal 369 Kcal 2000 Kcal
Grassi 11g 11g 15,7% 70g
(di cui saturi) 0,4g 0,4g 20% 20g
Carboidrati 60g 60g 23,1% 260g
(di cui zuccheri) 43g 43gg 47,8% 90g
Fibre 1,9g 1,9g
Proteine 5.3g 5.3g 10,6% 50g
Sale 0,30g 0,30g 5,0% 6g
*Assunzioni di riferimento di un adulto medio (8400 kJ/2000 kcal)

Condizioni di conservazione
Ambiente fresco e asciutto
Titolo alcolometrico
0.75 %

Valori nutrizionali ottenuti conformemente al “Regolamento CEE/UE 25 ottobre 2011, n. 1169” art 31 comma 4 lettere c e d.

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