I prodotti d’eccellenza made in Calabria, ora potrebbero dare una mano nella lotta al coronavirus
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È un dato di fatto che tra tutte le regioni, la Calabria è stata una di quelle meno colpite, tant’è che il sistema sanitario, nonostante il preoccupante allarme mondiale, non è stato fortunatamente messo alla prova, i reparti di terapia intensiva non sono stati presi d’assalto, a differenza di alcune regioni del nord che per gli eccessivi ricoveri hanno dovuto creare ulteriori posti, utilizzando strutture diverse da quelle sanitarie. Nell’analizzare questo particolare fenomeno, dopo svariate riflessioni, abbiamo assunto, già da tempo, la consapevolezza che in Calabria il virus non ha trovato terreno fertile grazie all’alimentazione basata su prodotti tipici locali che per le specifiche ed uniche caratteristiche organolettiche fungono da farmaco naturale di prevenzione e cura del virus.
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Così la ricercatissima salsiccia calabrese, gli involtini di melanzane, la nduja, i peperoncini ripieni di 'nduja, i funghi sott’olio, i pomodori secchi e le olive locali verdi, rappresentano il vero ed unico vaccino a difesa del coronavirus, insieme all’ottimo vino rosso.
Ad avvalorare questa nostra tesi, un team di ricerca italiano, dell’Universita’ di Torino il quale ha individuato una molecola del colesterolo che da sola blocca il coronavirus. Si tratta della 27OHC, la molecola 27- idrossicolesterolo, presente nel corpo umano per il metabolismo del colesterolo. I ricercatori dell’Universita’ di Torino hanno fatto questa interessante scoperta in collaborazione con la Panoxyvir, una start up innovativa e tale studio è stato pubblicato sulla celebre rivista scientifica Redox Biology, con cui dimostrano che tale molecola è in grado di bloccare la replicazione del coronavirus nelle cellule dell’uomo. Tale interessante scoperta evidenzia che il 27OHC è un antivirale ad ampio spettro che ha la capacità di bloccare i cosiddetti Rhinovirus, ossia i principali patogeni responsabili del raffreddore comune e i Rotavirus che sono la causa più comune delle gastroenteriti virali. Questa molecola, inoltre, riesce a bloccare i patogeni attraverso un meccanismo che non bersaglia direttamente le particelle virali, bensì modifica in modo transiente fattori della cellula ospite necessari ai virus per replicarsi.
Desiderio Passali, past president Italian Society of Rhinology: "Un recente studio condotto dall'Università di Napoli ha confermato che glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la capacità di ostacolare l'ingresso all'interno delle cellule umane"
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Dalla liquirizia un'arma promettente, capace di 'bloccare' l'ingresso di Covid. "L'urgenza di trovare molecole che possano contrastare l'insorgenza di Covid-19, nell'attesa che sia pronto un vaccino efficace, ha fatto sì che l'attenzione della scienza si sia rivolta anche a tutte quelle molecole che hanno un potenziale farmacologico contro il Sars-Cov-2, che sono sicure in termini di effetti avversi e che possono quindi rappresentare validi presidi di profilassi. Ebbene, un recente studio condotto dall'Università di Napoli ha confermato quanto già diversi studi internazionali avevano evidenziato, e cioè la che glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la capacità di ostacolare l'ingresso all'interno delle cellule umane". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Desiderio Passali, past president Italian Society of Rhinology.
Fonte Repubblica.it
Fonte Strill.it